Perché è importante il peer to peer?

1. vissuto personale durante l'esperienza di osservazione in classe;
2. livelli di competenza riscontrati in sé e nel tutor nella situazioni di apprendimento (in base ai descrittori prefissati);
3. pratiche didattiche nuove apprese nei campi professionali previsti dal D. M.

Cosa si intende per peer?

In inglese, «pari», «uguale».

Cosa fa il docente tutor in classe?

Il tutor è chiamato anche a presentare in sede di Comitato di valutazione l'approfondimento didattico, il lavoro di formazione e la partecipazione alla vita della scuola compiuti dal docente neoassunto, in quanto è la persona, che avendo accompagnato tutte queste tappe, è in grado di evidenziare il valore del docente ...

Quante ore peer to peer anno di prova?

attività di peer to peer (osservazione tra pari ) – 12 ore; formazione online – 20 ore.

Cosa fa il docente neoassunto?

Il tutor del docente neoimmesso in ruolo orienta, accompagna e monitora nell'anno di formazione e prova, mettendo in atto strategie empatiche e collaborative e diventando a sua volta protagonista di un processo formativo.

Cosa si intende per progettazione condivisa nel peer to peer?

Progettazione condivisa (3 ore): in questa fase il tutor e il neoassunto progettano un'attività didattica insieme. Non ci sono obblighi particolari a riguardo, ma è consigliabile che la progettazione abbia come oggetto un aspetto appreso durante i laboratori formativi.

Quali sono le competenze relative all'insegnamento che ritieni di aver sviluppato grazie allo svolgimento del peer to peer?

3 sono le competenze relative all'insegnamento che ritieni di aver sviluppato grazie allo svolgimento del peer to peer? Grazie allo svolgimento del peer to peer ho sviluppato una maggiore sicurezza, una maggiore capacità relazionale, di progettazione e valutazione.

Qual è il principale punto di forza dell'esperienza del tutor?

Permette al docente "accolto" di sviluppare al meglio le proprie capacità e facilita il superamento degli ostacoli organizzativi del contesto scolastico e psicologici dovuti allo stress della "prova". L'obiettivo non è assimilare il neo assunto a se stesso o alla personale esperienza lavorativa.

Quali sono i punti di forza di un docente?

L'insegnante resiliente

L'autostima, la volontà, la positività, la fiducia. Elementi da coltivare anche in classe, come qualità personali del docente e come atteggiamenti da indurre anche tra gli alunni.

Su cosa si basa la didattica attiva?

La didattica attiva può essere definita come un'esperienza di apprendimento in cui il protagonista è in primo luogo l'alunno. In questo modo, si crea un ambiente in cui non è più l'insegnante ad essere al centro dell'attenzione, ma le competenze e le relazioni dello studente.

Cosa devono fare i neoimmessi?

Cosa si fa durante l'anno di prova?

Le fasi principali della formazione da svolgere nell'anno di prova: – bilancio delle competenze iniziali; – incontro propedeutico; – i laboratori; – “Peer to Peer” – osservazione “in situazione”; – formazione online n. 14 ore; – bilancio delle competenze finali; – incontro di restituzione finale.

Come si svolge la discussione dell'anno di prova?

Il colloquio si svolge dinanzi al comitato di valutazione docenti: questo dura in carica tre anni e si compone del dirigente scolastico, che lo presiede, di tre docenti dell'istituzione scolastica, scelti due dal collegio docenti e uno dal consiglio di istituto, e del docente tutor.

Quante ore deve fare il tutor?

progettazione condivisa tra tutor e neoassunto, 3 ore. osservazione del docente nell'anno di prova nella classe del tutor, 4 ore. durante l'attività didattica concordata, osservazione del tutor nella classe del neoassunto, 4 ore.

Quante attività didattiche per l'anno di prova?

Anno di prova docenti neoassunti, come calcolare i 180 giorni di servizio e i 120 di attività didattiche. FAQ. domanda), di dedicare una parte del monte ore a visite di studio svolte in scuole caratterizzate un contesto professionale innovativo.

Chi può fare il docente tutor?

850/2015, per diventare tutor devi essere un docente: della stessa classe di concorso dell'insegnante appena immesso in ruolo. Se non fattibile, devi avere almeno una classe di concorso affine (quindi rientrante nella stessa area disciplinare) del neoassunto.

Quanto prende un tutor a scuola?

Tutor: Qual è lo stipendio medio? Quanto guadagna un Tutor in Italia? Lo stipendio medio per tutor in Italia è € 32 500 all'anno o € 16.67 all'ora. Le posizioni “entry level” percepiscono uno stipendio di € 29 250 all'anno, mentre i lavoratori con più esperienza guadagnano fino a € 46 800 all'anno.

Come viene presentata l istruttoria del tutor?

L'Istruttoria va presentata al dirigente scolastico. Gli esiti della stessa, inoltre, vanno esposti, sempre dal tutor, (dopo che il docente neo assunto sostiene il colloquio finale) al Comitato di Valutazione.

Cosa fa il peer education?

Nella maggior parte della letteratura sulla prevenzione, la peer education è definita come “l'insegnamento o la condivisione di informazioni sulla salute, i valori ed i comportamenti, da parte di membri della stessa età e con un simile stato sociale” Sciacca J. P. (1987).

Chi ha inventato il peer education?

Questa metodologia ha radici storiche molto antiche e nel corso dei secoli è stata variamente utilizzata. Viene fatta risalire all'antica Grecia di Aristotele, alla Roma di Quintiliano nel I secolo d.C., e si ritrova nella scuola gesuitica e in Comenio (XVII secolo).

Cosa si intende per per education?

Una strategia educativa che si basa su un processo di trasmissione di esperienze e conoscenze tra i membri di un gruppo di pari, all'interno di un piano che prevede obiettivi, tempi, modi, ruoli e materiali strutturati.