Come capire la serie di un buono postale?
Domanda di: Radio Russo | Ultimo aggiornamento: 19 luglio 2022Valutazione: 4.3/5 (34 voti)
Il D.M. 13.06.1986, che ha modificato i saggi d'interesse sui buoni postali, all'art. 5 ultimo comma, ha stabilito che sui Buoni della serie “P” emessi dal 1° luglio 1986 “verranno apposti… due timbri uno sulla parte anteriore con la dicitura serie Q/P, l'altro sulla parte posteriore recante la misura dei nuovi tassi”.
Come vedere serie Buoni fruttiferi postali?
Per controllare online i propri Buoni fruttiferi postali occorre anzitutto accedere alla propria area personale sul sito di Poste. Poi inserire i dati del proprio Libretto Ordinario cartaceo o della propria Carta Libretto se il Libretto Ordinario posseduto è del tipo dematerializzato.
Quanto vale un buono fruttifero postale del 1996 Serie R?
valore del buono al netto della ritenuta fiscale: 23.077,97 euro (è quello al netto della ritenuta fiscale e al lordo dell'eventuale imposta di bollo calcolata in base alla normativa pro tempore vigente).
Quanto vale un buono fruttifero postale serie Q?
Sui primi va versata l'imposta, pari a 4.338,33 euro. Pertanto, il valore netto dei Buoni fruttiferi postali sarebbe di 32.950,56 euro, circa 4.500 euro in più di quanto effettivamente sborserà Poste. Anche in questo caso, tuttavia, non stiamo tenendo conto dell'imposta di bollo.
Quanto vale un buono fruttifero postale del 1991?
Sulla base di questi numeri, troviamo che alla scadenza il valore del Buono fruttifero postale sia di 37.288,90 euro.
Quanto vale il mio buono postale fruttifero serie Q-n
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Come si calcola il valore di rimborso di un buono fruttifero?
Per conoscere in tempo reale il valore di un buono fruttifero postale si può semplicemente accedere al sito di Poste Italiane o al sito Cassa Depositi e Prestiti, dove sono a disposizione dei clienti appositi strumenti di calcolo per verificare il valore di un buono fruttifero postale.
Quanto rendono i Buoni fruttiferi postali 3x4?
Buono postale 3×4: rendimento fino al 1,00% Il Buono fruttifero postale 3×4 è una forma d'investimento remunerativa e sicura. Puoi sottoscriverlo online o in qualsiasi ufficio potale.
Quanto vale un buono fruttifero postale del 2001?
Al nono anno, il montante diventa di 691,54 euro. Al quattordicesimo, 874,75 euro. E alla scadenza dei 20 anni, la cifra risulta essere di 1.204 euro. Il rendimento medio annuo netto nel periodo considerato è stato, quindi, del 4,49%.
Quanto frutta un buono fruttifero postale?
Il rendimento effettivo annuo lordo è il seguente: dello 0,10% dopo 3 anni, dello 0,20% dopo 6 anni, dello 0,30% dopo 9 anni e dello 0,50% dopo 12 anni. Chi desidera investire fino a 16 anni può contare sul buono fruttifero postale 4×4 grazie al quale si ha flessibilità di rimborso in ogni momento.
Quanto durano i buoni fruttiferi ordinari?
La durata dei Buoni fruttiferi postali ordinari è pari a 20 o 30 anni? I Buoni ordinari emessi fino alla data del 27/12/2000 (Serie "Z") hanno una durata di 30 anni; quelli emessi successivamente (dalla serie "A1" in poi) hanno una durata ventennale.
Quanto vale un milione di lire dopo 30 anni?
Dunque, il Buono fruttifero postale da 1 milione di lire della serie Q ed emesso a inizio 1991 dopo 30 anni vale 5.546,11 euro. Sottraendo il capitale da 516,46 euro investito, ha fruttato 5.029,65 euro.
Come recuperare i buoni fruttiferi postali prescritti?
Per ottenere il rimborso di un buono postale prescritto sarà necessario inviare un reclamo e poi, dopo 60 giorni ricorrere all'ABF – Arbitro Bancario Finanziario della Banca d'Italia, il quale ha già affrontato molte problematiche simili spesso risolvendo i contenziosi in favore dei consumatori.
Cosa fare in caso di smarrimento buoni fruttiferi postali?
Poste Italiane comunica che qualora un bfp venga smarrito sarà possibile chiederne un duplicato. Ciò potrà avvenire per quelli sottratti, smarriti o distrutti previo espletamento della procedura di ammortamento e in base alla regole contenute nella Legge numero 948 del 30 luglio 1951.
Dove inserire i buoni fruttiferi nell Isee?
Nel caso specifico, quindi, i Buoni Fruttiferi Postali Cartacei devono essere imputati ai legittimi intestatari per la loro quota di possesso. Pertanto, nel foglio allegato dovrà essere indicato l'importo dei Buoni Fruttiferi Postali di competenza del titolare. La stessa cosa vale per gli altri titolari.
Come investire 5000 euro alle poste?
Sulla pagina di Poste Italiane è possibile simulare l'accantonamento. Basta inserire la cifra da mettere da parte, in questo caso 5000 euro e premere su calcola. Il simulatore comunica che dopo 360 giorni gli interessi netti saranno 14,60 euro.
Quando scadono i buoni fruttiferi ordinari emessi nel 2001?
I buoni ordinari emessi fino al 27 dicembre 2000 (Serie Z) hanno una scadenza di trenta anni. Quelli emessi successivamente (dalla serie A1 in avanti), invece, hanno una durata ventennale.
Quando scadono i buoni fruttiferi postali a termine?
Termini di prescrizione
Dal giorno successivo alla scadenza, i buoni fruttiferi postali emessi in forma cartacea diventano infruttiferi e, trascorsi 10 anni, si prescrivono.
Come funziona il buono 3x4?
Il valore di rimborso è pari al valore nominale sottoscritto. Non sono corrisposti interessi prima dei tre anni. Il valore di rimborso è pari al valore nominale sottoscritto, incrementato degli interessi maturati nel corso del primo triennio, come esemplificato nella Scheda di Sintesi e nel Foglio Informativo.
Cosa sono i buoni fruttiferi postali 4 per 4?
I buoni fruttiferi postali 4×4 sono un gradino sotto i buoni fruttiferi ordinari della durata di 20 anni e rappresentano una buona soluzione se vuoi fare un investimento sicuro (garantito dallo Stato italiano) e con un rendimento assicurato, rimborsabile peraltro a ogni quadriennio.
Che cos'è il buono fruttifero postale BFP3x4?
La caratteristica peculiare del BFP3x4 è quella di riconoscere ogni tre anni gli interessi nel frattempo maturati, dando quindi l'opportunità all'investitore di rivedere ogni triennio il proprio orizzonte temporale e di ridefinire la durata del proprio investimento.
Che cosa è il montante liquidato?
Il “montante liquidato” è quello da considerare per verificare la soglia di esenzione. Al risultato bisogna sottrarre il bollo, nel caso in cui scattasse la sua applicazione. Il calcolatore del valore dei BFP può essere utile anche per fare altre valutazioni.
Come riscuotere un buono fruttifero postale cointestato?
Se vuoi farlo, è sufficiente presentare il titolo direttamente presso un ufficio delle Poste Italiane e attendere che la somma richiesta ti venga corrisposta. Se questa clausola non è specificata, puoi riscuotere la cifra del buono solo se ti presenti all'ufficio postale insieme agli altri intestatari.
Quanto vale un buono postale del 1942?
Frugando in un cassetto nella vecchia casa paterna a Chieti, dopo 69 anni G.R. ha ritrovato casualmente due buoni postali datati 1942 e 1943 da seimila lire totali. Oggi quei due pezzi di carta hanno una rivalutazione monetaria di circa 1 milione e 500mila euro. Insomma, una storia fortunata.
Come riscuotere un buono fruttifero postale ereditato?
Il controvalore maturato (capitale versato più interessi) potrà essere rimborsato agli eredi, che dovranno dimostrare la loro qualità producendo a Poste Italiane il certificato di morte dell'intestatario defunto e un atto notorio che riporta i nomi di tutti gli eredi legittimi.
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