Chi ha scoperto i buchi bianchi?
Domanda di: Ing. Santo Grassi | Ultimo aggiornamento: 19 dicembre 2025Valutazione: 4.3/5 (11 voti)
Negli anni '60, il fisico statunitense John Archibald Wheeler, insieme a collaboratori come Kip Thorne, condusse un'intensa esplorazione delle soluzioni cosmologiche estreme della Relatività Generale, tra cui buchi neri, wormhole e, appunto, buchi bianchi.
Come nasce il buco bianco?
Si forma quando una stella massiccia esaurisce il suo combustibile nucleare, collassando su se stessa fino a creare una singolarità, un punto in cui le leggi della fisica come le conosciamo smettono di funzionare.
Cosa succede se un buco nero incontra un buco bianco?
Le equazioni di Einstein sono sempre le stesse, ma la variabile tempo cambia di segno. Questo significa che, mentre dal buco nero nulla può uscire, nel buco bianco nulla può entrare perché c'è solo l'uscita ed è a senso unico.
Dove si possono trovare i buchi bianchi nell'universo?
In relatività generale, un buco bianco è un'ipotetica regione dello spaziotempo e una singolarità dentro cui non si può entrare dall'esterno, ma dalla quale può uscire energia-materia e luce.
Chi ha scoperto l'esistenza dei buchi neri?
Il primo segnale dell'esistenza di un buco nero fu ottenuto nel 1970 dal fisico italiano Riccardo Giacconi, premio Nobel per la Fisica 2002. Giacconi individuò una sorgente X nella costellazione del Cigno, denominata Cygnus X-1, appartenente a un sistema di due stelle in orbita molto stretta.
Cosa sono i buchi bianchi? E possono esistere?
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Chi ha scoperto il primo buco nero?
La notizia della possibile esistenza di tali corpi compare per la prima volta nella letteratura scientifica in un lavoro di John Michell del 1783 e, indipendentemente, in un lavoro di Pierre-Simon Laplace del 1795.
Quanti buchi neri conosciamo?
Sorprendentemente, i ricercatori hanno scoperto che il numero di buchi neri nell'universo osservabile (una sfera di circa 90 miliardi di anni luce) è attualmente di circa 40 quintilioni, o 40 miliardi di miliardi (cioè un 4 seguito da 19 zeri).
Chi ha ipotizzato i buchi bianchi?
John Archibald Wheeler e l'immaginario dei “wormhole”
Negli anni '60, il fisico statunitense John Archibald Wheeler, insieme a collaboratori come Kip Thorne, condusse un'intensa esplorazione delle soluzioni cosmologiche estreme della Relatività Generale, tra cui buchi neri, wormhole e, appunto, buchi bianchi.
Che cos'è la singolarità?
di singularis «singolare»]. – 1. ant. Qualità di ciò che concerne una singola persona; con valore concr., ciò che è individuale, che interessa un singolo individuo: intesono alle loro singularità, e lasciarono il ben comune (G.
Cosa succede se la Terra venisse inghiottita da un buco nero?
Se la Terra perdesse la sua orbita verrebbe letteralmente scaraventata nello spazio, perdendo la propria atmosfera sino ad essere inghiottita da un buco nero o da un'altra stella.
Cosa succede se ti risucchia un buco nero?
E cosa succede se vengo risucchiato? Müller: Non appena entri in un buco nero la realtà si divide in due. Da una parte vieni subito incenerito e dall'altra non subisci quasi alcun danno. Ed è anche sicuro che una volta varcata una certa soglia non tornerai mai indietro.
Cosa si nasconde dentro un buco nero?
Singolarità Al centro di un buco nero, come descritto dalla relatività generale, si trova una singolarità gravitazionale, una regione in cui la curvatura dello spaziotempo diventa infinita.
Cosa c'è alla fine di un buco nero?
Lo stato finale è quello che oggi chiamiamo un buco nero. A meno di correzioni di natura quantistica, la materia che attraversa l'orizzonte degli eventi, ovvero il confine di un buco nero, è destinata a incontrare una singolarità: una regione in cui la curvatura dello spaziotempo è infinita.
Che cos'è la stella di Planck?
Secondo alcune teorie quantistiche, dentro il buco nero potrebbe esserci una Stella di Planck, un oggetto ultradenso che impedisce la formazione di una singolarità infinita. La forza attrattiva domina, ma può essere bilanciata da effetti quantistici che cambiano la natura del "fondo" del buco nero.
Qual è il buco nero più vicino alla Terra?
Sagittarius A* si trova a più di 25.000 anni luce dalla Terra, il buco nero supermassiccio più vicino a noi, con una massa stimata milioni di volte quella del nostro Sole. Spesso abbreviato dai ricercatori in Sgr A*, si trova nella costellazione del Sagittario, proprio al centro della nostra galassia, la Via Lattea.
Perché il buco nero M87 è pericoloso?
Il primo buco nero mai fotografato, M87*, sta perdendo una grande quantità di energia, paragonabile a quella che si otterrebbe facendo esplodere una quantità di tritolo pari alla Terra fino a mille volte al secondo per milioni di anni.
Cosa succederebbe se finissimo in un buco nero?
La teoria generale della relatività spiega che l'interno del buco nero si stringe, lo spaziotempo si curva in modo assoluto fino a formare una cosiddetta singolarità in cui ogni cosa termina o anche una frattura nello stesso spaziotempo.
Quali buchi neri conosciamo?
I buchi neri che conosciamo vengono classificati in base alla loro massa. Abbiamo quindi i buchi neri stellari e quelli supermassicci.
Cosa sono i ponti di Einstein-Rosen?
I wormhole, anche chiamati ponti di Einstein-Rosen, sono cunicoli spazio-temporali che sembrano non essere più prerogativa degli autori fantascientifici bensì "oggetti" fisici e matematici concreti che potrebbero rivoluzionare il concetto di viaggio nello spazio e nel tempo.
Cosa si trova dopo il buco nero?
Il destino dei buchi neri potrebbe essere quello di evaporare fino a dischiudere le singolarità gravitazionali altrimenti celate dall'inviolabile barriera rappresentata dall'orizzonte degli eventi, oppure assumere una forma stabile e paragonabile ai più suggestivi oggetti previsti dalla Relatività Generale di Einstein, ...
Qual è il buco nero più grande mai esistito?
Il buco nero più grande che conosciamo nell'universo si chiama TON 618: ha una massa di 66 miliardi di Soli. Il buco nero più grande e massiccio noto in astronomia si trova nella costellazione dei Cani da Caccia ed è così lontano che la sua luce impiega 11 miliardi di anni per raggiungerci.
Cosa ha scoperto Stephen Hawking?
La radiazione di Hawking
Nel 1974 dimostrò che, dal punto di vista termodinamico, i buchi neri sono corpi neri e sono descritti dalle leggi della termodinamica: posseggono cioè una temperatura e un'entropia definite dal loro campo gravitazionale e dalla loro superficie.
Perché nel buco nero il tempo si ferma?
Una singolarità spaziale è un luogo in cui una geodetica diventa incompleta nel tempo. Quindi, sì, una singolarità spaziale taglia il cono di luce di tutti gli osservatori all'interno del buco nero e il tempo termina nel senso che non c'è futuro che si estenda oltre la singolarità.
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