Quanto costa aprire una partita IVA come agente di commercio?

Quanto deve fatturare un agente di commercio per vivere?

Entrambe le figure, che si differenziano sostanzialmente per il numero di mandati che hanno in portafoglio, per riuscire a mantenere un tenore di vita decoroso devono fatturare provvigioni di almeno 50.000-60.000 euro/anno, questo perché, tra tasse, contributi previdenziali e costi medi di gestione (vedi qui un ...

Qual è il settore più redditizio per un agente di commercio?

I settori più redditizi per un agente di commercio sono il finanziario, l'assicurativo e il tecnologico, dove le commissioni sono più elevate e la domanda di servizi è alta.

Quali sono le agevolazioni per gli agenti di commercio?

La legge di bilancio 2025 ha introdotto un importante incentivo per i nuovi imprenditori e quindi anche per i neo agenti di commercio: una riduzione del 50% dei contributi previdenziali, per chi si iscrive per la prima volta alle gestioni speciali degli artigiani e dei commercianti nel corso del 2025.

Quali spese può scaricare un agente di commercio?

Quali sono i contributi INPS per gli agenti di commercio?

I contributi INPS per gli agenti di commercio

Chi ha un reddito inferiore a 15.548 euro all'annopaga un contributo minimo di circa 3.600 euro. Chi aderisce al forfettario può richiedere la riduzione del 35% quindi pagherà 2.400 euro. Chi ha un guadagno superiore a 15.548 euro deve versare i contributi in percentuale.

Quanto costa un commercialista per un agente di commercio?

Servizio Contabile Italiano ti offre una tariffa super concorrenziale: 50 euro per l'apertura della partita IVA e una tariffa mensile è a scaglioni di reddito che parte da 40,42 euro al mese. Dentro queste cifre è già compreso tutto, anche le consulenze e le domande riguardanti la tua attività.

Quanto devo mettere da parte al mese con la partita IVA?

Le imposte e i contributi si pagano in acconto e saldo, ma se vuoi fare una stima, considera che dovrai mettere da parte circa il 30% del fatturato mensile per coprire tasse e contributi. Ad esempio, se guadagni 2.000 euro al mese, dovresti riservare circa 600 euro al mese per le spese fiscali e contributive.

Chi paga Enasarco paga anche INPS?

Il contributo Enasarco ammonta al 17 per cento del totale delle provvigioni ottenute dall'agente di commercio: metà (8,5%) a carico dei lavoratori e l'altra metà pagata dall'azienda, a cui vanno aggiunti i contributi obbligatori da dare all'INPS.

Qual è il reddito minimale per accedere al regime forfettario?

Restano invariati i requisiti generali per l'accesso al regime forfettario: non superare 85.000 € di ricavi, non avere spese per lavoro dipendente superiori a 20.000 € lordi e non percepire redditi da dipendente oltre 35.000 € (per il 2025).

Che tasse paga un agente di commercio?

Dovrai versare contributi fissi di 4.549,70 euro per un reddito fino a 18.555 euro; se il reddito supera i 18.555 euro, oltre ai contributi fissi, sulla parte eccedente dovrai versare una percentuale del 24,48%.

Cosa possono scaricare le partite Iva forfettarie?

Con il nuovo regime forfettario, non puoi dedurre le spese con la partita IVA ad eccezione delle spese previdenziali. Non puoi quindi dedurre le spese di iscrizione all'albo e nessuna spesa di tipo professionale sostenuta.

Quali sono gli agenti di commercio che guadagnano di più?

Quali sono gli agenti di commercio che guadagnano di più

Gli agenti di commercio più remunerativi solitamente operano in settori ad alto margine o con prodotti/servizi di lusso. Questi professionisti possono anche arrivare a superare 100.000 di reddito netto all'anno.

A cosa devono iscriversi gli agenti di commercio?

L'agente e rappresentante di commercio è un'attività di intermediazione del commercio regolamentata dalla Legge 204/1985 e riservata ai soggetti in possesso dei requisiti morali e professionali. L'agente opera in forma autonoma e a proprio rischio ed è soggetto ad iscrizione ad Enasarco.