Quali sono le caratteristiche delle architetture di Borromini?
Domanda di: Ing. Domingo Pagano | Ultimo aggiornamento: 27 maggio 2024Valutazione: 4.4/5 (54 voti)
Nelle sue architetture, Borromini non introduce mai il colore con dipinti o marmi, i suoi spazi non sono mai scenografici, al contrario, le sue chiese sono sgargianti di bianco e le decorazioni scultoree, come il caso delle edicole verdi in San Giovanni in Laterano, sono incorporate all'architettura dell'edificio.
Quali sono le caratteristiche dell'arte di Borromini?
Borromini ricercava costantemente la massima contrazione spaziale, evitando i volumi, esasperando il valore delle linee, introducendo motivi ornamentali inediti e ponendo particolare attenzione nei dettagli dell'apparato decorativo.
Che materiali usava Borromini?
Il disegno borrominiano
I suoi disegni sono eseguiti sempre con grandissima cura, a partire dal 1632, usava quasi sempre uso la grafite, un materiale nuovo che tra i primi usò a Roma.
Quali sono gli elementi tipici di Borromini presenti nella chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane?
Nella facciata Borromini utilizza due ordini, uno superiore ed uno inferiore. La parte inferiore è caratterizzata da una successione di superfici concava - convessa - concava; mentre la superiore presenta tre parti concave di cui la centrale ospita un'edicola convessa.
Per chi lavora Borromini?
Borromini è invece sempre tormentato, scontento del proprio lavoro e lavora per ordini religiosi. È originario di un paese del lago di Lugano in Lombardia dove nasce nel 1599.
Borromini - introduzione
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Quali sono le caratteristiche principali dell'architettura barocca?
Le caratteristiche del Barocco
Essa si contraddistingue per l'onnipresenza delle linee curve, come ellissi e spirali, dagli andamenti sinuosi, alle volte arricchite con motivi che si intrecciano tra di loro. Tutto doveva destare un senso di meraviglia e teatralità.
Perché Borromini si chiama così?
A partire dal 1629, anno della morte di Maderno, si firmò esclusivamente col cognome Borromini, forse derivazione di Brumino (cognome del secondo marito della nonna), oppure segno della devozione per San Carlo Borromeo.
Quale chiesa di Borromini sembra presa in giro da una statua di Bernini?
La leggenda della Chiesa di Sant'Agnese in Agone
Un vero e proprio capolavoro del barocco del quale Borromini modificò la facciata favorendone una forma concava sormontata dalla cupola, e disegnò due campanili gemelli.
Cosa rappresentano le Quattro fontane?
Le prime due simboleggiano Roma e Firenze, mentre quelle di Diana e Giunone sono simbolo rispettivamente di Fedeltà e Fortezza. Tutte le figure sono sdraiate su un fianco, con l'acqua che si riversa in piccole vasche semicircolari.
Quali innovazioni apporto Francesco Borromini all architettura barocca?
Borromini progettò la soppressione del vestibolo originariamente previsto, e in questo modo ricavò una facciata concava, così da dare maggiore slancio a una cupola che, al posto di essere statica (così come contemplato dai Rainaldi), era fortemente verticalizzata.
Quale fu il primo lavoro di Borromini a Roma?
Il primo lavoro fu quello che comprendeva il progetto della chiesa e del chiostro di San Carlo alle Quattro Fontane. Tra le opere più importanti del Borromini a Roma è da citare la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza per commissione di Urbano VIII Barberini.
Su cosa si basava la rivalità tra Bernini e Borromini?
La rivalità nell'approccio alla vita si ripercuote nella concezione dell'arte e della spazialità. Artefici del barocco romano, hanno in realtà visioni opposte. Borromini: sobrio, elegante, matematico e introverso. Bernini: fastoso, ricco, scenografico e ammaliatore.
Qual è il motivo dominante di San Carlo alle Quattro Fontane del Borromini?
La forma convessa introdotta nel chiostro diventa il motivo dominante della Chiesa, la cui pianta è un succedersi di rientranze e sporgenze. L'andamento sinuoso del perimetro si nota anche nell'alta cornice. Quattro arconi infine riconducono la struttura alla perfetta imposta ovale della cupola.
Come si chiama la chiesa barocca romana considerata il capolavoro di Borromini?
Sant'Ivo alla Sapienza, un altro capolavoro di Francesco Borromini.
Chi fu Borromini?
Francesco Borromini, nato Francesco Castelli (Bissone, 27 settembre 1599 – Roma, 3 agosto 1667), è stato un architetto italiano operante quasi esclusivamente a Roma, tra i principali esponenti dell'architettura barocca.
A cosa servono le fontane?
Oltre all'uso come punto di accesso all'acqua, le fontane sono usate come elemento architettonico ed urbanistico ornamentale ed artistico, anche di tipo monumentale: esempi sono le fontane ornate di statue o illegiadrite e rese più spettacolari e scenografiche con fantasiosi giochi d'acqua.
Come sono nate le fontane?
La fontana in epoca antica
La fontana era costituita dall'orifizio rupestre da cui l'acqua scaturiva. Era di questo tipo la famosa fonte di Apollo a Cirene. La protome leonina è la prima forma data in antichità alla bocca di fontana ed è tipica nel mondo classico.
Come funzionano le fontane?
La fontana da interno ha un mero scopo decorativo. La pompa trasporta verso l'alto l'acqua proveniente da un contenitore più profondo e la fa passare attraverso un tubo montante. La pressione dell'acqua in uscita fa ruotare una sfera di cristallo situata sulla sommità.
Quali sono le caratteristiche principali della scultura del Bernini?
Le caratteristiche principali della scultura di Bernini sono: accuratezza nella ritrattistica; il virtuosismo realistico ed erotico; e rappresentazione di azioni patetiche e drammatiche, restituendo così un forte effetto teatrale e pittorico.
Per cosa è famosa piazza Navona?
Tre fontane ornano la piazza: la Fontana del Moro, così chiamata per la statua dell'Etiope che lotta con un delfino, la Fontana de' Calderari, conosciuta anche come la Fontana del Nettuno, entrambe opere di Giacomo della Porta e, al centro, l'imponente Fontana dei Quattro Fiumi, opera di Gian Lorenzo Bernini.
Quale fu l'ultima opera del Borromini a Roma?
La facciata di San Carlo è l'ultima opera di Borromini.
Chi fu il padre del barocco romano?
Considerato il più innovatore tra gli architetti del barocco romano, sperimentò forme e spazi nuovi contrapponendosi alla visione più classicista di Gian Lorenzo Bernini e Pietro da Cortona.
Chi segue altri non gli va mai inanzi ed io al certo non mi sarei posto a questa professione col fine d esser solo copista?
"Chi segue altri non gli va mai inanzi. Ed io al certo non mi sarei posto a questa professione col fine d'esser solo copista". Così si presentava Borromini, che fece di questa frase il motto della sua intera carriera.
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