Cosa prendere per rigenerare i dischi vertebrali?

1. Fisioterapia e altre terapie fisiche.
2. Assunzione di farmaci analgesici e antinfiammatori, oltre che di miorilassanti sia per via topica che orale, ma anche intramuscolare o per via intradermica.
3. Cure infiltrative locali (Ozonoterapia).
4. Infiltrazioni con cortisonici.

Come si cura la discopatia L5 S1?

Le cure e i rimedi per la discopatia L5 S1 sono senza dubbio gli esercizi, associati al trattamento manuale eseguito dal fisioterapista che consentirà di trarre immediatamente sollievo dal dolore per intraprendere, di nuovo, un percorso di esercizi che il paziente proseguirà anche in autonomia.

Cosa comporta la degenerazione dei dischi vertebrali?

La discopatia degenerativa

Ne consegue dolore alla schiena e rigidità, anche se possono manifestarsi sintomi come formicolio e intorpidimento degli arti. La discopatia può portare a condizioni come: bulging discale (o protrusione discale);

Come si cura la discopatia L4 L5?

Le terapie più consigliate per un'ernia discale sono: Laserterapia localizzata tra i dischi in cui è presente l'ernia, nel nostro caso tra L4-L5 o L5-S1. Il fine di questa terapia è quello di togliere l'infiammazione e dolore partendo dalla radice del nervo.

Che conseguenze porta la discopatia?

In caso di condizione grave o severa, se il disco risulta troppo danneggiato, la discopatia può comportare una colonna vertebrale deforme. Ciò si traduce nella compressione del midollo spinale e delle radici nervose, a scapito della funzionalità e della sensibilità degli arti.

Cosa non si può fare con la discopatia?

evitare la sedentarietà; praticare attività fisica in modo corretto, prestando particolare attenzione alla postura; evitare sforzi eccessivi, come il sollevamento di pesi; sul lavoro, seguire in modo corretto le linee guida dell'INAIL per evitare problemi muscolo scheletrici.

Come rinforzare le ossa della colonna vertebrale?

Tra i più importanti pilastri della prevenzione si ricordano l'attività fisica per rinforzare muscoli e ossa, un'alimentazione ricca di calcio, che è il principale elemento costitutivo delle ossa, e vitamina D, che favorisce l'accumulo di calcio nelle ossa.

Cosa mangiare per rinforzare la colonna vertebrale?

Tra i vegetali più ricchi di calcio ricordiamo gli agretti, le verdure a foglia verde (cicoria catalogna, cime di rapa, rucola e lattuga), i broccoli, il sedano da costa, il finocchio, i cavoli ed i porri.

Qual è la posizione che scarica meglio la colonna vertebrale?

Se la lombalgia è dovuta a un'ernia del disco, può risultare particolarmente utile dormire in posizione fetale, cioè su un fianco con le ginocchia rannicchiate verso l'alto, in modo che risultino avvicinate al petto: in questo modo si allungano le vertebre e si dà quindi sollievo alla colonna.

Come si nutrono i dischi intervertebrali?

Di conseguenza, il disco intervertebrale trae il proprio nutrimento essenzialmente per osmosi dai letti capillari che lo circondano; allo stesso modo, elimina le sostanze di rifiuto. Questo meccanismo viene attivato dai cambi di pressione all'interno del disco, generatisi durante i movimenti della colonna.

Quando iniziano a deteriorarsi i dischi della colonna vertebrale?

A partire dall'età di 25 anni i dischi cominciano ad invecchiare e a deteriorarsi. Ma non solo. Anche le cattive posture della vita di tutti i giorni, le azioni ripetitive, i gesti scomposti finiscono, infatti, per aggravare il deterioramento dei dischi intervertebrali.

Cosa vuol dire disidratazione dei dischi?

La disidratazione discale è un fenomeno legato all'invecchiamento, in cui i dischi vertebrali perdono spessore perché non riescono più a trattenere l'acqua al loro interno.

Quale specialista per discopatia?

Se il mal di schiena è di tipo meccanico, si dovrebbe primariamente ricorrere a un fisiatra e, in caso di lesioni rachidee che rendono necessario un intervento chirurgico, è richiesto anche il supporto di un ortopedico.

Quanto dura discopatia lombare?

La discopatia lombare è nota per i danni provocati sugli elementi nervosi contenuti nel canale vertebrale. La lombalgia o lombosciatalgia nel 75% dei casi si risolve spontaneamente entro quattro settimane e nel 95% dei casi entro i sei mesi.

Che differenza c'è tra protrusione e discopatia?

La protrusione discale è un tipo di discopatia; la sua presenza è caratterizzata da una deformazione dello strato più esterno di un disco intervertebrale della colonna, tale per cui quest'ultimo risulta schiacciato e fuori asse rispetto agli altri dischi intervertebrali sani.

Quanto tempo ci vuole per guarire da una protrusione discale?

La risposta terapeutica è in genere molto buona, si riscontra una risoluzione del quadro clinico nel 70 – 80% dei casi. Il miglioramento richiede in genere dalle due alle tre settimane ovvero 4 o 6 somministrazioni.

Chi cura la protrusione discale?

In genere lo specialista che si occupa delle discopatie, ivi compresa la protrusione discale, è un neurochirurgo od un ortopedico.

Come sedersi con discopatia?

Per evitare il mal di schiena da sedia in ufficio, è bene aderire completamente alla seduta. Ciò significa formare angoli retti all'altezza delle articolazioni del bacino e delle ginocchia. Lo schienale della sedia deve supportare il dorso dalla zona lombare alla nuca e la testa deve rimanere dritta.

Come si disidratano i dischi?

Durante la notte, non subendo forze importanti, i nuclei polposi si reidratano per osmosi, riacquistando lo spessore originale. Se gli sforzi esercitati sulla colonna sono notevoli e ripetuti, il disco va incontro ad un rapido processo di invecchiamento e degenerazione, dando così origine alla discopatia.

Cosa significa bulging del disco L4 L5?

Il bulging discale è uno schiacciamento del disco intervertebrale, di solito tra L4 e L5: ecco come curarlo per prevenire l'ernia del disco.

Cosa comporta la riduzione degli spazi discali?

Nello specifico, una riduzione degli spazi intersomatici, a livello cervicale o a livello lombare, è probabile crei rigidità articolare che, nel tempo, possa sfociare in uno scorretto lavoro muscolare e conseguente dolore e, di nuovo, rigidità.