Come si chiamano i rami di salice?
Domanda di: Marieva Ferri | Ultimo aggiornamento: 5 agosto 2022Valutazione: 4.6/5 (36 voti)
vimine Ramo flessibile di alcune specie di salici (Salix alba, triandra, purpurea ecc.), decorticato dopo una lunga macerazione in acqua corrente. I v. sono adoperati per lavori d'intreccio e alimentano una notevole produzione artigiana.
Come si chiamano i fiori del salice?
I gattici sono i fiori del salice bianco, diffuso nel nostro territorio. Tante sono le leggende che spiegano il perché di una fioritura così particolare.
Che pianta è il salice?
Salix repens (noto anche come Salice rampicante) è un arbusto dalla crescita contenuta, che a stento raggiuge i 60 cm. di altezza con una chioma distesa per poco meno di due metri. I suoi amenti sono di colore grigio argento e appaiono sulla pianta in primavera.
Cosa vuol dire vimine?
– Ramo flessibile di alcune specie di salici (Salix alba, S. triandra, S. purpurea, ecc.), decorticato dopo una lunga macerazione in acqua corrente, adoperato per lavori d'intreccio. Il termine si usa per lo più al plur.: un cestello, un paniere, una stuoia di vimini; una culla, una sedia di vimini.
Che materiale è il vimini?
Il vimini non è altro che un materiale naturale ottenuto da una pianta di salice. Da anni viene impiegato per la realizzazione di cesti e altri elementi d'arredo.
Come riprodurre una pianta di salice piangente
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Cosa si ricava dal salice?
Oltre alla salicina, diverse altre sono le sostanze contenute nella corteccia del salice che valgono a questa pianta l'inserimento in diversi prodotti per uso terapeutico: glicosidi fenolici come salicina, populina, alcol salicilico; acidi aromatici; flavonoidi e tannini.
Come è fatto il salice?
I SALICI PIANGENTI DE LE GEORGICHE
Forma espansa piangente con rami sottili e penduli; Raggiunge l'altezza di circa 12m; Ha foglie a spirale dal margine seghettato di colore verde chiaro, diventano giallo dorato in autunno; Albero coltivato per il portamento, il fogliame e le decorative inflorescenze maschili.
Come si chiamano i rami del salice piangente?
vimine Ramo flessibile di alcune specie di salici (Salix alba, triandra, purpurea ecc.), decorticato dopo una lunga macerazione in acqua corrente. I vimine sono adoperati per lavori d'intreccio e alimentano una notevole produzione artigiana.
Com'è la corteccia del salice piangente?
La corteccia è grigio scuro con profonde fessurazioni. Gli amenti sono cilindrici, di circa 6 cm. È originario dell'Europa e dell'Asia e vive sulle rive dei fiumi. Il suo nome fa riferimento al fatto che i suoi rami si staccano molto facilmente.
Cosa si ricava dal salice piangente?
La Salicina è quella che viene definito un profarmaco, cioè nel nostro organismo non agisce come salicina, ma subisce delle modificazioni chimiche, infatti viene trasformata in Acido Salicilico, ed è questo ad avere la funzione farmacologica e a diventare famoso con il suo nome commerciale: Aspirina.
Quando si raccoglie il salice?
Il salice si raccoglie a fine inverno, si lascia essiccare alcuni mesi prima di essere utilizzato previo in periodo di ammollo in acqua che varia in funzione del tipo di materiale. E' utilizzabile anche dopo diversi anni.
Come piantare un ramo di salice?
Dopo aver eseguito con cura il taglio, la piccola talea andrà posta in un terreno sabbioso fino all'emissione delle nuove radici. Il Salice Piangente vive bene in terreni leggeri e poco drenati, tanto da essere piantato in luoghi dove il terreno è quasi fangoso.
Quanti tipi di salice ci sono?
Spesso ci capita di vedere nel pressi di ristagni d'acqua i salici, questo perché sono piante che soffrono molto la siccità e richiedono per vivere in salute un terreno costantemente umido. Esistono oltre 300 specie diverse, oggi ne esamineremo insieme alcune.
Perché si chiama salice?
Il termine “salice” ha origini celtiche e significa “vicino all'acqua”, mentre l'aggettivo del nome scientifico (Salix Babylonica) è frutto di un curioso fraintendimento linguistico: un salmo dell'Antico Testamento descrive il pioppo babilonese, che in traduzione è diventato erroneamente il salice piangente.
Perché l'albero si chiama salice piangente?
L' albero del salice, che rappresenta il pianto e il dolore, è legato al mito di Fetonte, il figlio del dio Apollo il quale precipitò dal cielo mentre guidava il carro del sole affidatogli dal padre e cadde nel fiume Po. Le sorelle piansero tanto per la sua morte che si trasformarono in salici piangenti.
Quanti anni può vivere un salice?
Il suo ciclo di vita è relativamente breve, compreso tra quaranta e settantacinque anni. Le foglie sono di colore verde chiaro e generalmente hanno una lunghezza compresa tra 4 e 16 centimetri e una larghezza che può arrivare a 2 centimetri. La loro forma è allungata e a punta, con i bordi seghettati.
A cosa serve la corteccia di salice?
La corteccia del salice viene usata principalmente per l'attività antinfiammatoria, dovuta soprattutto all'inibizione delle ciclo-ossigenasi.
Cos'è l estratto secco di salice?
L'estratto di Salice è indicato nel trattamento di condizioni infiammatorie e dolorose, anche di tipo reumatico, a carico di muscoli e articolazioni. Può, inoltre, favorire la guarigione delle infiammazioni di naso e gola. Artriti, fibromialgie, strappi muscolari ecc. Raffreddore, faringiti, laringiti ecc.
Come si fa l'aspirina?
È un prodotto sintetico che si ottiene riscaldando a 92° l'acido salicilico con anidride acetica, in presenza di piccole quantità di acido solforico concentrato. L'eterificazione si fa anche con cloruro di acetile, ma è sempre incompleta, anche se fatta a caldo; aggiungendo una base terziaria, ad es. la piridina.
Che materiale è il rattan?
Devi sapere che il rattan è un legno naturale che si estrae dalle palme mentre, il polyrattan, è un derivato sintetico del rattan, quindi di produzione industriale, ed ha un prezzo più contenuto.
Che cos'è il midollino?
s. m. [der. di midollo]. – La parte interna, molle, delle canne di rotang o di giunco, che viene trafilata così da ottenere lunghi filamenti cilindrici sottilissimi, adatti per lavori di intreccio.
Quando si raccolgono i vimini?
La raccolta del vimini per l'intreccio viene eseguita nel periodo di riposo invernale (da dicembre a febbraio), una settimana prima e una dopo la luna nuova.
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