Chi può richiedere l esonero contributivo?

Domanda di: Giobbe D'angelo  |  Ultimo aggiornamento: 6 agosto 2022
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L'esonero riguarda esclusivamente gli iscritti che nel 2019 hanno conseguito un reddito professionale e dei corrispettivi (fatturato). Per accedere all'esonero è necessario poter dimostrare il calo del fatturato comparando i redditi dell'anno 2020 con quelli dell'anno 2019.

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Chi ha diritto all esonero contributivo?

Chi ha diritto all'esonero contributivo? Gli iscritti alle Gestioni previdenziali INPS hanno diritto all'esonero, se provvisti di posizione aziendale attiva alla data del 31 dicembre 2020 e iscritti alla Gestione previdenziale per la quale è chiesto l'esonero alla data del 1° gennaio 2021.

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Come usufruire dell esonero contributivo INPS?

Per poter beneficiare dell'esonero era necessario presentare apposita istanza all'INPS entro il 31 ottobre 2021 e ricevere apposita comunicazione dell'ente con l'indicazione dell'importo riconosciuto per l'esonero.

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Come funziona l esonero contributivo INPS 2021?

Se l'ammontare della contribuzione dovuta per il 2021 dovesse eccedere l'importo concesso per l'esonero, il contribuente dovrà versare la differenza contributiva entro il 29 dicembre 2021. Il messaggio fornisce, inoltre, le istruzioni operative per ogni singola gestione INPS interessata dall'esonero contributivo.

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Come richiedere l esonero contributivo 2021?

Per accedere all'esonero i datori di lavoro dovranno presentare l'istanza utilizzando lo specifico modulo telematico “Esonero art. 70 D.L. n. 70/2021”, che sarà reso disponibile dall'INPS nel “Portale delle Agevolazioni” (ex “DiResCo”).

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Esonero contributivo Inps 2022



Trovate 32 domande correlate

Come capire se ho avuto esonero contributivo?

Per capire se si rientra nella platea dei beneficiari, basta controllare la busta paga: la voce è indicata nel dettaglio della variabili del mese e può essere indicata, ad esempio, con il codice Z00312, indicato come Esonero IVS L. 234/2021.

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Cosa significa esonero dipendente?

L'esonero spetta per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 e consiste in una riduzione dello 0,8% dell'aliquota di calcolo dei contributi previdenziali IVS a carico dei lavoratori. L'importo mensile posto come tetto massimo di fruizione è pari 2.692 euro e deve essere maggiorato del rateo di tredicesima.

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Come funziona un anno bianco contributivo?

Per anno bianco contributivo si intende la sospensione fino alla fine del 2021 del versamento dei contributi per tutti i lavoratori autonomi, come misura per far fronte alla crisi economica anche di questa tipologia di lavoratori.

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Cosa significa esonero contributi INPS?

L'esonero, cumulabile con gli esoneri contributivi previsti, spetta per i periodi di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 e consiste in una riduzione dello 0,8% dell'aliquota di calcolo dei contributi previdenziali IVS a carico dei lavoratori, ferma restando l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

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Cosa e l esonero contributivo dello 0 8 nel primo quadrimestre del 2022?

121, l. 234/2021 che non sono titolari dei trattamenti di cui al successivo art. 32 del decreto e che, nel primo quadrimestre 2022, hanno beneficiato dell'esonero contributivo 0,80% a carico lavoratore previsto per il periodo gennaio - dicembre 2022 per almeno una mensilità.

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Quando si potrà richiedere l'esenzione dei contributi INPS per lavoratore autonomo decreto sostegni 2021?

Dal 25 agosto al 30 settembre sarà possibile per i professionisti e gli imprenditori aventi i requisiti richiedere l'esonero contributivo 2021. Dopo molte discussioni e proroghe quindi, finalmente i contribuenti possono inoltrare la domanda per l'anno bianco contributivo previsto dalla legge di bilancio 2021.

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Come funziona esonero contributivo?

L'esonero dei contributi è riconosciuto ai lavoratori autonomi e ai professionisti, anche iscritti a Casse di previdenza di categoria, nel caso di riduzione di fatturato o corrispettivi nel 2020 pari almeno al 33 per cento rispetto all'anno precedente, e a patto di non superare i 50.000 euro di reddito per il 2019.

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Cos'è l esonero contributivo 0 8?

Di cosa si tratta? La scorsa legge di Bilancio ha previsto uno sconto sulla quota di contributi previdenziali dello 0,8% mensile per i lavoratori dipendenti che hanno un reddito annuo fino a 35mila euro (esclusi i lavoratori domestici).

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Come non pagare Inps con Partita Iva?

L'unico caso in cui un professionista dotato di partita IVA non deve versare i contributi INPS, riguarda il caso dei professionisti senza cassa iscritti alla gestione separata INPS che non hanno prodotto redditi nel corso del periodo di imposta.

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Chi ha diritto ai 200 euro?

I bonus 200 euro del primo decreto Aiuti non è andato solo a dipendenti e pensionati ma anche a lavoratori atipici, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza. Tutte categorie che sono rimaste escluse dalle misure del decreto Aiuti bis. In pratica, sono oltre 4 milioni di aventi diritto in meno.

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Chi ha diritto all'anno bianco contributivo?

aver prodotto un reddito, nell'anno precedente la domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre 3 prima; aver dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro; essere in regola con i contributi; aver aperto la partita IVA da almeno 4 anni.

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Chi ha diritto all'anno bianco?

Tra i requisiti occorre aver percepito nell'anno d'imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000,00 euro e subito un calo di fatturato o dei corrispettivi nell'anno 2020 rispetto all'anno 2019 non inferiore al 33 per cento. I requisiti non si applicano a chi ha avviato l'attività nel corso del 2020.

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Come richiedere l esonero contributivo artigiani e commercianti?

La trasmissione delle domande dovrà avvenire tramite il Cassetto previdenziale artigiani e commercianti attraverso il percorso “Domande Telematizzate” > “Rimborso e/o compensazione contributiva”. Restano valide le domande già inviatetramite le “Comunicazioni Bidirezionali” con riferimento “Esonero legge n.

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Quando si prendono i 200 euro?

Riceveranno il bonus 200 euro a luglio i lavoratori dipendenti, pensionati (con decorrenza dei trattamenti entro giugno 2022) o con assegno sociale o di invalidità a carico e percettori del Reddito di cittadinanza (Rdc). La voce in busta paga comparirà nella colonna delle competenze.

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Qual è la retribuzione imponibile ai fini previdenziali?

L'imponibile previdenziale è quell'importo su cui sono calcolati i contributi (soldi pagati sia dal datore di lavoro che dal lavoratore per finanziare l'INPS). L'imponibile previdenziale è dato dalla somma delle voci della colonna competenze.

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Come funzionano i contributi previdenziali?

La contribuzione previdenziale consiste, quindi, in un “premio assicurativo” che si paga per assicurare il lavoratore per un determinato evento come la malattia, la maternità, la disoccupazione o la pensione. Le aliquote contributive interessano i lavoratori e il datore di lavoro.

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Come verificare tempo indeterminato?

accedendo al nuovo servizio Cip (consultazione info previdenziali) attraverso il portale web dell'Inps, tramite Spid (oppure tramite Pin Inps, Carta nazionale dei servizi o carta d'identità elettronica); tra i dati è riportata infatti la tipologia del rapporto di lavoro (tempo indeterminato, tempo determinato, tempo ...

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Chi non paga i contributi nel 2021?

La legge di bilancio 2021 ha previsto l'esonero parziale dei contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti iscritti alle Gestioni INPS e alle Casse previdenziali professionali autonome. Con la circolare INPS 6 agosto 2021, n.

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Chi ha diritto ai 200 euro di Draghi?

A chi spettano i 200€

Pensionati (vedi bonus 200 euro pensionati Inps) Lavoratori dipendenti ( vedi bonus 200 euro lavoratori dipendenti) Lavoratori autonomi (vedi bonus 200 euro autonomi)

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Chi non prende bonus 200 euro?

A CHI NON SPETTA IL BONUS 200 EURO

ai lavoratori dipendenti, che non abbiano beneficiato per almeno una mensilità da gennaio 2022 al 23 giugno 2022 dell'esonero contributivo IVS pari allo 0,8% “sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore”.

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